%0 Case Reports %T Defect-oriented reconstruction after transoral robotic surgery for oropharyngeal cancer: a case series and review of the literature. %A Meccariello G %A Montevecchi F %A Sgarzani R %A Vicini C %J Acta Otorhinolaryngol Ital %V 38 %N 6 %D Dec 2018 %M 30623902 %F 2.618 %R 10.14639/0392-100X-1473 %X Transoral robotic surgery (TORS) is a fascinating new technique that has been shown to be a safe and feasible treatment for selected oropharyngeal cancers. Furthermore, TORS might offer some advantages in selected locoregionally advanced cancers. Thus, the patient selection is the keypoint for the useful application of TORS. However, the reconstruction of large oropharyngeal defects is challenging due to the restoration of velopharyngeal competency and swallowing. Moreover, the absence of mandibular splitting increases the difficulties faced by reconstructive surgeons. The paradigm for oropharyngeal reconstruction has undergone changes paralleling reflecting the overall change in the trend of the treatment alternatives over the last few decades. Flap choice and harvesting should be tailored to obtain significant advantages both in functional terms and for easy insetting. In this review, we analyse the strengths and weaknesses of the various flaps used in TORS framework with particular regards on our preliminary experience.
La ricostruzione dei difetti dopo chirurgia robotica transorale per i tumori dell’orofaringe: casi clinici e review della letteratura.
UNASSIGNED: La chirurgia transorale robotica (TORS) rappresenta una potenziale modalità di trattamento dei tumori dell’orofaringe. Sebbene la radio-chemioterapia rivesta un ruolo di primaria importanza nel trattamento delle forme localmente avanzate, la TORS in casi selezionati permette di ottenere una resezione nel rispetto dei canoni della chirurgia oncologica evitando la mandibulotomia e conseguentemente le complicanze da essa derivate. Tuttavia, gli ampi difetti chirurgici che possono derivare abbisognano necessariamente di una fase ricostruttiva che consenta, oltre a ricoprire strutture nobili un discreto ripristino delle funzionalità deglutitorie. In letteratura sono stati descritti diversi approcci ricostruttivi per lesioni di piccole e grandi dimensioni con lembi peduncolati o liberi. La difficoltà maggiore potenziale nella ricostruzione dell’orofaringe in assenza di una mandibulotomia è l’inserimento del lembo ricostruttivo nella cavità, soprattutto quando si utilizzano lembi liberi. Lo scopo di questo articolo è di analizzare pregi e difetti delle opzioni ricostruttive (già descritte in letteratura) in base al difetto creatosi con particolare riguardo anche alla nostra esperienza preliminare.